La causa tra la SEC e Ripple si concluderà molto probabilmente con un accordo pre-processuale. Il 96% di tutti i casi SEC vengono risolti prima del processo, di questi il 60% prima del contenzioso e il 90% nella fase istruttoria.
Dato che ci si aspetta che la causa SEC contro Ripple fornirà un precedente importante per l’ecosistema delle criptovalute, l’intero settore sta guardando ogni nuovo passo della battaglia legale.
Abbiamo recentemente intervistato l’avvocato Jeremy Hogan sulle conseguenze di vasta portata della possibile vittoria di Ripple sulla difesa Fair Notice.
Oggi, riferiamo le osservazioni del signor Hogan su come potrebbe essere l’accordo, dopo aver esaminato i casi Kik e Telegram e aver risolto lui stesso centinaia di casi.
In primo luogo, ha ipotizzato che la SEC vorrà la testa che “impedisce” a Ripple di effettuare future vendite illegali e una sanzione civile. Potrebbe essere difficile: “XRP è passato di mano milioni di volte. In altre parole, non c’è modo di ‘scaricare’ equamente i profitti agli investitori perché non c’è modo di sapere in che modo ‘scaricarle’ equamente”.
Poi, il signor Hogan ha indicato le probabili priorità di Ripple: mantenere il suo business (una sanzione o ‘scaricatura’ non deve far fallire l’azienda) e la chiarezza circa il futuro (la causa riguarda le vendite passate e presenti di XRP).
A suo parere, è probabile un accordo tra la SEC e Ripple che:
– includa che Ripple paghi una sanzione specificamente limitata alle date precedenti alla causa;
– non includa la ‘scaricatura’ dei profitti agli acquirenti a causa dell’impossibilità di capire come sborsare i fondi;
– contenga un termine che includa limitazioni sulle vendite di XRP rilasciate dall’escrow;
– soddisfi le preoccupazioni di Ripple: vale a dire, mantenere il suo business e ODL;
– dia fiducia alle borse per ri-elencare XRP;
– (eventualmente) limitare le vendite a quelle private alle aziende e ai clienti, che ridurrebbero per anni il flusso di XRP nel mercato;
– metta XRP al sicuro per quanto riguarda le violazioni dei titoli: Ripple sarebbe la prima azienda di criptovalute ad essere al 100% in regola.
Jeremy Hogan è entrato nel dettaglio su molti dei punti sopra menzionati, che possono essere ulteriormente approfonditi in un suo video pubblicato su Youtube.
Nel frattempo, la SEC ha chiesto alla corte di “estendere le scadenze per la scoperta dei fatti e degli esperti di sessanta (60) giorni”.
Come ammesso dal mastino da guardia finanziario, “i convenuti non acconsentono alla richiesta della SEC perché sostengono che la SEC ha avuto tempo sufficiente per indagare su questo fatto prima di presentare la causa, e perché Ripple vuole che si acceleri per un giudizio sommario il più presto possibile”.
Oltre a questa richiesta della SEC, entrambe le parti hanno presentato una mozione congiunta per estendere il tempo fino al 9 giugno 2021, per incontrarsi e conferire per quanto riguarda le riduzioni dei documenti e la sigillatura di alcuni reperti, sperando “di evitare di gravare la Corte con controversie inutili”.