ALcuni funzionari di Singapore hanno inviato un comunicato agli eventuali investitori in Bitcoin (BTC) e in criptovalute, avvisandoli circa i rischi dell‘entrare in un mercato così volatile.
Soprattutto, l‘avviso arriva appena 48 ore dopo che il Primo Ministro di Singapore Hsien Loong ha subito un furto d‘identità da parte di un utente di BitClout, piattaforma social di token, che ha utilizzato il nome del Primo Ministro per vendere token per un totale di quasi 10.000 dollari.
Martedì, il capo del’ Autorità di Singapore, Tharman Shanmugaratnam, ha avvertito dei possibili rischi insiti nella speculazione nello spazio delle criptovalute, sostenendo che il loro valore non è legato a nulla di sostanziale. Shanmugaratnam sostiene che gli investitori retail dovrebbero restarne lontani.
“Le criptovalute possono essere altamente instabili, in quanto il loro prezzo non è in genere legato a un fattore fondamentale dell’economia. Quindi sono molto rischiosi come strumenti d’investimento, e sicuramente non adatti agli investitori retail”, ha affermato Shanmugaratnam, come riferito da BNN Bloomberg.
Qualche giorno prima, lo stesso Primo Ministro di Singapore Loong ha allertato i suoi concittadini, invitandoli a restare vigili sugli investimenti in criptovalute, dopo che sono stati coniati dei token col suo nome, la sua immagine e il suo profilo sui social media.
La crescita del 1.000% di Bitcoin lo scorso anno ha attirato su di sé numerosi avvertimenti governativi, come nel caso di Loong o di Shanmugaratnam. Bitcoin e le criptovalute in senso più generale stanno imponendo alle autorità maggiore attenzione, poiché i loro enormi volumi di valore li stanno portando al di fuori dello stato di “fringe asset”, legittimizzandoli agli occhi degli investitori.
Shanmugaratnam ha affermato che il MAS continuerà a monitorare con molta attenzione gli sviluppi delle criptovalute e tenterà di mantenere il passo del progresso tecnologico per quanto riguarda la regolamentazione.