Brian Brooks sta difendendo la legge sulle banche fintech che è stata presentata nel periodo in cui ha lavorato come controllore della valuta, in seguito al dibattito tra i democratici del Congresso che ha preso di mira la concessione giovedì scorso.
Brian si è presentato come testimone innanzi alla sottocommissione sulla Protezione dei Consumatori e delle Istituzioni Finanziarie della Commissione dei Servizi Finanziari del Congresso, il 15 aprile, nel corso di un’udienza intitolata: “Innovazione nel settore bancario o elusione regolamentare? Esame dei trend nelle garanzie per le istituzioni finanziarie”.
Il “fintech charter” è stato introdotto dall’Ufficio per il Controllo della Valuta, o OCC, e supervisionato da Brooks nel 2020, e ha permesso alle aziende di tecnologia finanziaria, incluse quelle di criptovalute, di offrire prodotti di pagamento e di prestito senza la supervisione delle autorità bancarie statali, della assicurazione della FDIC, o delle cauzioni dei consumatori.
Maxine Waters, rappresentante californiana e presidente del Comitato per i Diritti Finanziari della Commissione dei Servizi Finanziari del Congresso, ha affermato che le banche e i legislatori statali si sono lamentati per la carenza di controlli regolamentari per le aziende fintech, autorizzate dalla legge sulle banche fintech:
“I legislatori statali, le banche comunitarie e le banche di credito cooperativo hanno lanciato l’allarme sul modo in cui i nuovi istituti, incluse le più importanti compagnie tech, stanno ottenendo benefici non convenzionali per le banche e offrendo servizi e prodotti bancari, eludendo i requisiti cui la maggior parte degli istituti di credito deve sottostare, compresi quelli cui sottostanno le banche di credito cooperativo”.
Le Waters ha caratterizzato l’OCC come ente che ha “oltrepassato la propria autorità”, e ha accusato i suoi uffici di “far finta che le leggi siglate da Abramo Lincoln avevano come finalità quella di istituire benefici per le fintech e le criptovalute”.
Comunque, Brooks ha detto al comitato che la legge ha dato sicurezza per la vigilanza normativa delle fintech e delle industrie di cyrpto, argomentando che le loro attività altrimenti andrebbero al di là della portata dei legislatori.
Brooks ha descritto la legge come un potenziamento per le aziende che “forniscono, da una parte, alternative migliori ai clienti rispetto agli istituti di credito tradizionale e, dall’altra, rispetto alle banche di provincia, come quelle di credito per i pagamenti”.